Di Cola Livia
IL "TRAVISAMENTO DELLA PROVA" COME MOTIVO DI RICORSO IN CASSAZIONE
(Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 5 marzo 2024, n. 5792 (causa 28604/2020))
in Giurisprudenza italiana, 2024, fasc. 8-9 pag. 1855 - 1862
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Nella sentenza in commento le Sezioni unite, prima di prendere posizione sulla questione della quale erano state investite, definiscono la nozione di "travisamento della prova". Di esso individuano due differenti aspetti, rispettivamente collegati a due differenti tipi di errore: l'uno percettivo, l'altro valutativo. L'errore sensoriale o percettivo viene identificato con il tipico errore denunciabile attraverso la revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 4, purché il fatto probatorio su cui cada non sia stato oggetto di discussione tra le parti; ove, invece, un confronto su di esso ci sia stato e il giudice abbia commesso comunque questa "svista", essa è denunciabile in sede di ricorso per cassazione.
[Abstract tratto dalla rivista]
Sommario: La Novella del 2012 ed il "minimo costituzionale" di motivazione. - Le due opposte tesi sulla denunciabilità in cassazione del "travisamento della prova". - La posizione delle Sezioni unite. - Considerazioni conclusive.
Fonti
- Cass. sez. un. civ. 7 aprile 2014, n. 8054
- Codice di procedura civile art. 115
- Codice di procedura civile art. 360, comma 1, num. 5
- Codice di procedura civile art. 395, num. 4
- decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 (Misure urgenti per la crescita del Paese)
- ordinanza Corte suprema di Cassazione civile sezione III 27 aprile 2023, n. 11111 (causa 28604/2020, De Bei Monica et al. vs Ministero dei Beni e le Attività Culturali in persona del Ministro in carica et al.)
- ordinanza Corte suprema di Cassazione civile sezione lavoro 29 marzo 2023, n. 8895 (causa 17679/2020, Mondialpulimento s.r.l. vs ADER - Agenzia delle Entrate - Riscossione (già Equitalia servizi di riscossione spa.) et al.)
- sent. Cass. civ. sez. un. 7 aprile 2014 n. 8053
- sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezione III 24 maggio 2006, n. 12362
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