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GUIDI DARIO
ESERCIZIO DEL POTERE DISCREZIONALE DI SOSTITUZIONE E RILEVANZA DEI CRITERI DI CUI ALL'ART. 133 C.P.
(Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione II 28 febbraio 2024, n. 8794)
in Giurisprudenza italiana, 2024, fasc. 8-9  pag. 1952 - 1957
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Con la sentenza 14 febbraio 2024, n. 8794, la II sezione penale della Corte di cassazione ha enunciato il principio di diritto secondo cui il giudice di merito è sempre tenuto a valutare i criteri direttivi di cui all'art. 133 c.p. sia ai fini della determinazione della pena da infliggere sia, subito dopo, ai fini dell'esercizio del potere discrezionale nell'individuazione della pena sostitutiva (ex art. 58, L. n. 689/1981), con la conseguenza che tra i due giudizi deve sussistere un rapporto di coerenza/continuità e non di "insanabile contraddittorietà".

[Abstract tratto dalla rivista]

Sommario: Il caso sottoposto al vaglio della Corte. - L'ordito motivazionale della sentenza e la valorizzazione del finalismo rieducativo delle pene sostitutive. - La sussistenza di precedenti condanne non preclude in modo "automatico" la sostituzione. - Il "doppio richiamo" ai criteri direttivi dell'art. 133 c.p. e la natura "bifasica" del giudizio. - Punti fermi e profili di criticità.

Fonti

  • Codice penale art. 133
  • Codice penale art. 20-bis
  • decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150 (Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari)
  • legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale) art. 58
  • sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione V 27 ottobre 2023, n. 43622

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