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Ponteprino Gabriele
FALSO IN ATTESTAZIONI E RELAZIONI: LA SC AFFERMA LA PIENA CONTINUITÀ NORMATIVA TRA L'ABROGATO ART. 236-BIS L. FALL. E L'ART. 342 C.C.I.I.
(Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione V 28 marzo 2024, n. 13016 (Mascarello Sergio vs Pubblico Ministero))
in Giurisprudenza italiana, 2024, fasc. 8-9  pag. 1944 - 1950
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Nella pronuncia in commento, la Cassazione ha negato che l'introduzione dell'art. 342, D.Lgs. n. 14/2019 abbia determinato un effetto parzialmente abrogativo del reato di falsità in attestazioni e relazioni, precedentemente previsto dall'art. 236-bis L. fall. In particolar modo, la Corte ha discutibilmente affermato che l'aggiunta dell'inciso "in ordine alla veridicità dei dati contenuti nel piano o nei documenti ad esso allegati" non comporti l'esclusione della rilevanza penale delle falsità di natura valutativa.

[Abstract tratto dalla rivista]

Sommario: Prologo: il caso e la questione controversa. - Il professionista attestatore: una figura di rilievo centrale. - Anatomia della fattispecie delittuosa: i punti critici. - Segue... l'entrata in vigore dell'art. 342 c.c.i.i. e la "forzata" interpretazione della S.C. - Conclusioni: una fattispecie dal destino segnato.

Fonti

  • decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza) art. 342
  • Legge fallimentare art. 236-bis
  • sent. Cass. pen. sez. un. 27 maggio 2016 n. 22474

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