Marello Enrico
SUI LIMITI COSTITUZIONALI DELL'IMPOSIZIONE PATRIMONIALE
(Nota a C. Cost. 22 aprile 1997 n. 111)
in Giurisprudenza italiana, 1997, fasc. 11 pag. 477 - 484
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Con questa sentenza vengono dichiarate infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate riguardo a vari profili del d.lg. 504/1992 per violazione dei principi di eguaglianza e di capacità contributiva in riferimento a: presupposto dell'imposta e discrezionalità del legislatore; base imponibile e indeducibilità di passività; base imponibile e applicazione di moltiplicatori alle rendite catastali; determinazione dell'aliquota e violazione dei principi di tutela della proprietà privata e di capacità contributiva; ripartizione di competenza fra Giunta e Consiglio; violazione del principio di riserva di legge in materia di prestazioni imposte ed eccesso di delega. L'A. esamina la sentenza ricostruendo la questione delle imposte patrimoniali, per evidenziare alcuni punti sui quali la Corte avrebbe potuto prendere posizione, mentre ha dato alle imposte patrimoniali un inquadramento teorico discutibile e poco fondato. Per quanto concerne specificamente l'ICI l'A. ritiene, invece, che la Corte abbia tenuto un ragionamento logicamente coerente e conforme alla sua precedente giurisprudenza.
Fonti
- Costituzione art. 3
- Costituzione art. 53
- Costituzione art. 76
- Costituzione art. 77
- decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 art. 1
- decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 art. 18
- decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 art. 5
- decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 art. 6
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